venerdì 12 giugno 2009

Solito

venerdì 12 giugno 2009

Jaz sta sorseggiando una birra, Alice è seduta a un tavolo e studia per il compito di domani. Non c'è nessun altro, né vivo né morto, e io ho poco da fare.

— Ieri sera — fa Jaz a un punto, — sono andato a sbirciare il lavoro di quella tipa ch'è venuta l'altro giorno.
Ci penso su. — Quale?
— Quella che scrive romanzi rosa cui hai consigliato di aggiungere elementi soprannaturali.
Oh, quella. — E come va?
Fa un ampio sorriso strafottente. — Ha sul comodino sei libri di Laurell K. Hamilton, un paio de Le Cronache dei Vampiri della Rice e un tale Vampire Kisses.
— Quindi ha scelto i vampiri.
— Non ha scritto ancora una riga, ma scommetto di sì, metterà i vampiri.
— Una storia d'amore tra vampiri adolescenti — deduco.
— Ed è tutta colpa tua, Lore. Tua.
— Magari è brava.
— Ho preferito non indagare.
— Si documenta. È qualcosa.
Jaz si volta a guardare Alice, che presa com'è non pare accorgersene. — Se lo fa come lei, forse c'è qualche speranza.
Abbasso la voce. — E lei come va, invece?
Jaz indugia. — Sai quanti anni ha?
— La mia età.
— Uh, uh. Parlate molto?
— Lei, più che altro. Mi ha fatto un mazzo tanto perché ho lasciato la scuola. — Che non è proprio esatto, dal momento che è stata colpa della Signora Morte.
— Be', per avere sedici anni va alla grande.

Alice si alza e viene al bancone. Quando lo affianca, Jaz le dedica un lungo sguardo.

— Mica mi fai il solito? — mi dice.

Io annuisco e mi chino per aprire il frigo.

— Cos'è il solito? — sento Jaz dire.
Quando torno su, vedo Alice che fissa la doppio malto di Jaz. — Un succo all'albicocca — risponde.

Jaz sogghigna.

— Ti sembra strano? — domanda Alice.
— Nah.
— A me pare però strano che un bambino come te beva birra. — Si gira in mia direzione, mentre le porgo il succo di frutta. — Com'è che gliela vendi?

Non gliela vendo, perché è il proprietario. — È maggiorenne.
Inarca un sopracciglio e dice a Jaz: — Quanti anni hai?
— Centoventidue.
Alice scuote la testa, e torna a guardarmi. — I suoi genitori che ne pensano?
— Ti facevo meno bigotta, Alice.
— Non sono bigotta, mi preoccupo che vi facciano chiudere. Mi piace qui.
— Non chiudiamo.

Si stringe nelle spalle, poi si gira e torna a sedersi sorseggiando il succo.

2 commenti:

Antoff7 ha detto...

Hey ma non lo continui +?
E da un pò che non posto :(

Anonimo ha detto...

Ciao, perdonami se sono off topic. Mi chiamo Drewes e sono l'amministratore del blog cinematografico Angolo Film.

Che ne pensi di uno scambio link? :-)

Fammi sapere.
http://angolofilm.blogspot.com/2009/03/blogroll-siti-e-blog-amici.html

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